Felice Cavallotti

Mario Nuccio

Patriota e politico

Il busto che si trova dinanzi a te ritrae uno dei personaggi più influenti della storia contemporanea della Città di Marsala: Mario Nuccio. 

I Nuccio, originari di Salemi, si stabiliscono a Marsala verso la fine del 600 grazie al matrimonio di Giovanni che sposa una marsalese. Nel 1830 dal matrimonio di Andrea, pronipote di Giovanni con Margherita Bonduela, nasce Mario. Egli sposò Angelina Damiani, sorella di Abele. Dalle loro nozze nacque una bambina a cui diedero il nome di Margherita, come la nonna paterna, la quale purtroppo morì a soli quattro anni di età e fu sepolta nella Chiesa dei Cappuccini. 

Di sentimenti liberali, ancora giovanissimo, Mario Nuccio prese parte alla rivolta del 1848 e assieme a Giacomo Maria Curatolo Taddei, Rocco Palma, il Sacerdote Francesco Gambini e altri costituì un Comitato Liberale che rappresentava tutte le correnti politiche allora presenti nel territorio. 

Dopo il rientro delle truppe borboniche a Marsala, Mario Nuccio assieme agli altri patrioti liberali cercò di costituire il comitato rivoluzionario per continuare l’azione cospirativa contro il regime. Infatti nel 1857, la polizia scoprì una vasta rete di cospiratori e la represse con molta energia provocando diversi arresti. Il processo istituito a carico di quei cospiratori si concluse, però, con un’assoluzione per tutti. 

Un mese prima dello sbarco di Garibaldi a Marsala, il comitato rivoluzionario prese l’iniziativa di organizzare una sommossa, che scoppiò il 7 aprile 1860, vigilia di Pasqua, quando si apprese la notizia dell’insurrezione palermitana della Gancia. Anche Nuccio prese parte al moto rivoluzionario coprendo la carica di decurione nel comitato di Salute. Assieme a lui vi furono Abele Damiani, Rocco Palma, Giacomo Maria Curatolo Taddei, Andrea D’Anna e il Sac. Francesco Gambini. La rivolta fu stroncata subito dopo (tra il 9 e il 10 aprile), quando sopraggiunsero le truppe borboniche a riprendere in mano la situazione; da qui l’apertura di un processo contro gli autori della sommossa che si trascinò fino al momento dello sbarco di Garibaldi. 

Appena sbarcato a Marsala, mentre i fuoriusciti rientravano tutti dall’esilio da Malta e dalla Tunisia, Garibaldi fece riunire d’urgenza il decurionato per decidere sulla decadenza dei Borboni e sugli aiuti ai volontari. 

Mario Nuccio fu nominato dal dittatore Governatore di Marsala, carica che seppe tenere con molta fermezza e decisione. 

Da questo momento la sua vita politica si lega in modo ancora più consistente con quella della Città di Marsala, infatti Mario Nuccio ne fu sindaco dal 1864 al 1871. Sin da subito si distinse per il suo spirito democratico, animato da grandi idee e da una visione aperta ad un futuro di progresso sociale, economico, culturale e diede vita al nuovo riassetto urbanistico cittadino. Per citare soltanto alcune importanti iniziative: si impegnò a fornire gli arredi alla nuova biblioteca comunale; promosse l’apertura di un asilo infantile; si batté affinché la strada ferrata tra Palermo e trapani passasse da Marsala; implementò il servizio sanitario promuovendo, tra le altre cose, una campagna di vaccinazione contro il vaiolo nonché mediante lo stanziamento di fondi per i più bisognosi; fu istituita la scuola tecnica comunale e il ginnasio; vennero stanziati fondi per i lavori di ristrutturazione del teatro comunale. 

Potremmo continuare ad elencare altre lodevoli iniziative intraprese da Mario Nuccio ma per motivi di tempo concludiamo dicendo che senza dubbio dopo la sua morte, avvenuta in giovane età, il 23 luglio 1875, egli viene ricordato come uno dei sindaci più importanti della storia marsalese. Per testamento egli volle legare il suo importante patrimonio all’ospedale S. Biagio di Marsala.